CAPITOLI GENERALI Carisma

In Archivio delle Suore il primo documento sui Capitoli Generali risale al 1918
  • 1911

    (6 gennaio - Muore Madre Agostina Gonella)
    Ultimi ricordi di Madre Agostina Francesca Gonella:
    1. Benedico di cuore tutte le Suore che mi sono tanto care
    2. Mi raccomando alle vostre preghiere
    3. Domando a tutte perdono….
    4. Siate umili come lo vuole il titolo di Suore Minime
    5. Raccomando a tutte di amare sempre Iddio, la Chiesa e la Pia Congregazione del Suffragio
    6. Siate unite sempre ai Superiori con i vincoli della carità più pura
    7. Fate sempre tutto alla maggior gloria di Dio.

  • 1911

    1° Capitolo Generale
    SUOR BRIGIDA MIGLIORERO

  • 1914

    2° Capitolo Generale (Rieletta) Muore 5 marzo 1918

  • 1918

    3° Capitolo Generale
    SUOR VINCENZA DEFILIPPI (Muore il 26 nov . del 1921) Mons. F. Duvina, che presiede al Capitolo parla di sacrificio e null’altro. Ci sono i risultati delle elezioni

  • 1922

    4° Capitolo Generale
    MADRE SECONDINA BORIN

  • 1928

    5° Capitolo Generale
    Rieletta Muore 23 dic. 1930
    Ci sono solo notizie sulle elezioni della Superiora Generale e Consigliere

  • 1931

    6° Capitolo Generale
    SUOR CONSOLATA TARTARI

  • 1938

    7° Capitolo Generale - Rieletta
    Non ho trovato documenti sulla prima elezione a Superiora Generale di Suor Consolata Tartari. (Fondo Congr. Serie Capitoli 1 Fasc. 1-8 * Cartella 1cap.) A suo riguardo, nel verbale delle sedute preliminari per la elezione della Superiora Generale, a pag. 2 si legge: “ Dall’epoca della sua elezione avvenuta il 1 febbraio 1931…..

  • 1946

    8° Capitolo Generale
    Rieletta Nelle due relazioni della Superiora Generale al Capitolo Generale si parla a lungo della disciplina religiosa. Non appaiono le parole “Spirito - spiritualità - Carisma”, ma sostanzialmente viene trasmesso lo spirito e si insiste sulle sane tradizioni della Congregazione.

  • 1953

    9° Capitolo Generale
    SR. SCOLASTICA

  • 1960

    10° Capitolo Generale
    Nella prima relazione al Capitolo Generale (1960), afferma di essersi proposta di “coltivare lo spirito di umiltà e di carità tanto inculcati dal Ven. Fondatore e lasciatoci da lui in sacra eredità, spirito che deve formare la nota caratteristica…. La fisionomia propria della nostra Congregazione... Meditare e comprendere, per riviverlo, il profondissimo ed eroico spirito di umiltà del Fondatore… perché è il solo mezzo per garantire seria vitalità alla Congregazione… Le Sorelle più anziane, specialmente quelle che ebbero la fortuna di vivere… quasi agli inizi della Congregazione, con la loro fedeltà, semplicità e umiltà, amore al lavoro, alla povertà, al sacrificio, alla preghiera, sono di incitamento a tutte….
    Invita ad un “maggior spirito di sacrificio…(pag. 13)
    ***
    Nelle decisioni conclusive del Capitolo si legge:…”per ridestare la coscienza del fine specifico della nostra Congregazione che è il suffragio dei defunti, presenta i mezzi idonei per raggiungere questo scopo.
    ***
    Nella relazione del 1966 nessun rilievo particolare.

  • 1966

    11° Capitolo Generale
    M. VALENTINA
    Nella relazione al Capitolo Generale (1972) Lamenta “infiltrazione di spirito di secolarizzazione di indipendenza e disorientamento.
    Il Capitolo propone “Mezzi… per il rinnovamento dello spirito religioso”
    * Impegno personale - “Ritorno alle fonti della nostra spiritualità che il Fondatore volle stabilita sull’umiltà e carità”…spirito di sacrificio e generosità (pag. 1-4)
    * Suffragio ai defunti

  • 1968, Luglio / 1969, Nov

    CAPITOLO SPECIALE
    Il Concilio Vat. II chiede alle Congregazioni di rivedere le Costituzioni. Si inizia lo studio sul Carisma
    Si affrontano i temi “FINE - SPIRITO e si elaborano le nuove Costituzioni.
    Si fa riferimento ai documenti del Concili e ci sono moltissime citazioni, Ma non c’è uno studio sul Carisma
    Dalla Prima Commissione pre-Capitolare estraiamo: “In questo Capitolo speciale ci si dovrà impegnare a fondo per riscoprire il volto vero della nostra Congregazione e cioè lo spirito proprio dell’origine (pag.2)
    Il Ven. Fondatore realizzò la “sequela Christi” vivendo fino in fondo L”ABNEGET SEMETIPSUM ET SEQUATUR ME”. Una fede inconcussa in Dio, un amore senza misura a Cristo Salvatore, vivo nell’Eucaristia, un’umiltà profonda, gli rendevano urgente il servizio al prossimo…
    La sua vita fu una continua ascesa al Calvario….
    L’umiltà e la viva fiamma di carità che lo distinsero…. Sono appunto le virtù che particolarmente devono essere praticate dalle Suore del Suffragio e formarne lo spirito…
    Scopo della Congregazione: * Sollevare con la preghiera e con le opere le anime del purgatorio…….
    il suffragio costituisce il primo esercizio di carità……
    * educazione in ogni tipo di scuola … Alla fine riassume:
    LO SPIRITO: … è di umiltà e carità … da questo, trasformato in vita, dipenderà la rinascita spirituale
    e di conseguenza, lo sviluppo futuro della Congregazione.
    LO SCOPO: Il suffragio delle anime del purgatorio, mediante la preghiera e l’offerta della fatica
    quotidiana…. L’educazione e…l’assistenza alle persone anziane ….formano il fine
    specifico della Congregazione.

  • 1972

    12° Capitolo Generale
    SR. ARMANDA
    In questo sessennio si è iniziato, da parte di alcuni laici, interessati a presentare una tesi su Faà di Bruno, uno studio sui suoi documenti. E stato editato un libro interessante: “Miscellanea”, che ha fatto conoscere un po’ più a fondo a vita e il pensiero del fondatore, ma le Suore non hanno avuto la possibilità di consultare i documenti citati in tale libro.
    Anche il card. Palazzini aveva in preparazione due volumi , ben documentati, ma varranno editati nel sessennio successivo.
    Nella relazione presentata al Capitolo, scrive: “Con la volontà di rinnovamento è indispensabile che il Capitolo, con tutta la sua autorità, faccia oggetto di studio e di riflessione anche il carisma del nostro Fondatore.
    Nella nostra capacità di portare avanti il discorso iniziato da lui, di sensibilità e bontà verso il prossimo, troveremo la nostra ragion d’essere. A questo riguardo mi permetto… di indicare soltanto la cura particolare che egli ebbe per le persone sole ed anziane (qui è segnalato il fine e anche non completo).
    Con questi intenti non sarà difficile conoscere con più chiarezza l’identità delle Suore Minime, i caratteri essenziali come li intendeva Francesco Faà di Bruno e la nostra vera missione apostolica
    E’ la prima volta che appaiono i termini “Carisma” - “identità”- “missione”….

  • 1978

    13° Capitolo Generale
    SR. CECILIA
    Nelle sessioni di studio, durante il XIV Cap. Gen. 1984, c’è il tentativo di riscoprire la nostra identita carismatica, di approfondire il tema “spiritualità- missione, ma non c’è ancora chiarezza.
    SPIRITUALITA: II Capitolo ha sottolineato gli aspetti caratteristici della nostra spiritualita che e essenzialmente Cristocentrica - Eucaristica ¡V Mariana:
    CRISTOCENTRICA
    Mistero pasquale con particolare sottolineatura della kenosi di Cristo ( (Fil. 2,5-8) ed ha il suo fulcro nella
    EUCARISTIA
    (aspetto sacrificale ¡V ¡§Gesu Sacramentato spiega Gesu sulla croce¡¨ P: F. Meditazioni quad. 4) e nella devozione alla
    MADONNA
    Si approfondisce il tema ¡§SUFFRAGIO¡¨:
    -Il Suffragio;
    -dimensione cristocentrica del suffragio;
    -dimensione mariana del suffragio;
    -come vivere il suffragio;
    -cosa testimoniamo vivendo il suffragio
    Il capitolo sottolinea la necessita di prendere coscienza della propria identita. Questo implica non solo lo studio dei documenti che ci portano alle sorgenti, ma anche una generosa pratica della virtu che ci caratterizzano: umilta umiltà – carità- semplicità ecc
    La prima delibera chiede: Venga affidato a persone competenti il compito di fare uno studio su ¡§Il volto mariano della Congregazione e “Spiritualità della Congregazione”
    ***
    In questo sessennio si inizia lo studio sugli scritti del Padre Fondatore: Lettere, Meditazioni e inizio delle testimonianze delle prime Suore, riportate dagli Atti per la Beatificazione.

  • 1984

    14° Capitolo Generale
    SR. SILVERIA (Non c’è un titolo speciale)

  • 1990

    15° Capitolo Generale
    TEMA: Il nostro carisma, oggi, nella Chiesa.
    Alla luce della NUOVA EVANGELIZZAZIONE, con lo sguardo verso il 2000.
    Cfr. questionari in preparazione al 16° Cap. Gen. preparati da M. Silveria
    ***
    Negli Atti del XV Capitolo Generale, 1990 c’è un approfondimento interessante e si parla per la prima volta di “esperienza di Dio vissuta dal Fondatore”
    ATTUALITA’ DEL NOSTRO CARISMA
    La nostra famiglia religiosa potrà essere una realtà significativa nella Chiesa e nel mondo d’oggi, nella misura in cui ogni suo membro saprà vivere la specifica esperienza di Dio, vissuta dal Fondatore . Tale esperienza, dono-forza del carisma, noi la viviamo nella consacrazione a Dio per il suffragio e la esprimiamo nello stile di vita , nelle virtù e negli atteggiamenti apostolici, nella qualità delle scelte apostoliche
    La grazia carismatica del suffragio ha la sua sorgente nell’amore redentivo di Cristo. Vissuto alle origini dal Fondatore, si comunica a noi nel vivere oggi la stessa esperienza di Dio che ci sollecita a testimoniare in un mondo secolarizzato e materialista , le realtà escatologiche (Atti XV Cap: Gen. Pag. 10)
    “Si riprende quanto affermato dal XIV Cap. Gen:
    “L’ Eucaristia ha raccolto e unificato tutte le energie della mente e i palpiti del cuore del nostro Padre Fondatore (pag. 34)… Nel silenzio orante, nella laboriosità, nel sacrificio nascosto realizziamo lo spogliamento totale attraverso un cammino di ascesi, viviamo la kenosi di Cristo identificandoci con Lui in una conformità amorosa alla volontà del Padre (cfr. pag. 35)

  • 1996

    16° Capitolo Generale
    Sr. FABIOLA
    TEMA: Il nostro carisma oggi, nella Chiesa, alla luce della nuova evangelizzazione
    Si parla di identità religiosa, ma non si spiega in che consiste.
    Si parla di fedeltà carismatica, ma non c’è comprensione dei termini.
    Negli Atti del XVI Capitolo Generale 1996, si continua l’approfondimento. C’è un tentativo di “definire” il termine Carisma, ma forse non c’ ancora chiarezza. Il “Mistero Pasquale” sarebbe solo la passione e morte:
    A pag. 19-23 si legge:
    Approfondiamo il Carisma….
    Il Carisma è una realtà complessa , difficile da definire… è la sintesi di diversi elementi: consacrazione, spiritualità, vita fraterna, struttura, missione.
    E’ una grazia trasformatrice per la quale le persone sono rese idonee e pronte per una missione (pag.19)
    Tutte le forme di vita consacrata…
    Manifestano:
    - un’esperienza di Cristo, privilegiando un suo Mistero o Ministero…..
    Ogni Carisma implica:
    - una specifica spiritualità
    - uno stile di vita fraterna
    - un servizio nella missione ecclesiale
    Ogni Fondatore fa sintesi
    - tra la rilettura sapienziale del Vangelo ( percezione viva , folgorazione di un aspetto del Mistero di Cristo)
    - e la sensibilità profetica ai segni dei tempi e alle urgenze della Chiesa… (pag. 20)
    Alla luce di questi elementi comuni ad ogni carisma, esprimiamo gli aspetti caratteristici che ci è dato di cogliere nel nostro:
    o un forte senso religioso della vita
    o la dimensione cristologica nella contemplazione di Cristo "annientato”: nell’ Incarnazione, nel Mistero Pasquale, nell’Eucaristia (pag. 23)
    o fede incrollabile nella Chiesa
    o dimensione escatologica
    o partecipazione alla Redenzione
    o dimensione Mariana
    Il Beato Francesco Faà di Bruno , nella contemplazione di Cristo, Verbo Incarnato, è folgorato dal suo “annientamento”
    L’umiltà e la carità sono le vibrazioni più forti di questo suo sentire in profondità l’annientamento di Cristo e del suo conformarsi a Lui. Il trinomio Pregare - Agire – Soffrire unifica la sua vita, profondamente contemplativa e attiva, tutta spesa
    o per la salvezza dei più poveri (il suffragio dei defunti)
    o nella risposta alle povertà del suo tempo, particolarmente alla donna sola , fragile, in pericolo (povertà religiosa e culturale)
    (Cfr. Atti elaborati da Sr. Marilena)

  • 2002

    17° Capitolo Generale
    rieletta M.FABIOLA
    TEMA: Testimoniare Cristo, nostra speranza, in un mondo che cambia.
    In preparazione al XVII Cap. Gen. c’è un lavoro di approfondimento sul Carisma (in generale) a livello di Congregazione. In genere si ritiene che il n. carisma sia il Suffragio.
    Da un documento per lo studio sul Carisma: (Cfr. folder 10, cartella 10/57)
    1. Le fonti carismatiche
    ….La costante che costituisce l’ispirazione originaria affidata dallo Spirito al nostro Fondatore, individuata dal materiale a disposizione è il raggiungimento dei valori eterni attraverso Nostra Signora del Suffragio. Per questo motivo ….fonda la Congregazione il cui scopo… è quello di aiutare i vivi e i defunti ad andare in quella direzione: la vita eterna.
    Fonti:
    * Alla cittadinanza torinese 1 nov. 1858 - Scopo (dell’opera di S. Zita) …. “Tutelare l’onestà ecc…
    * Lettera ad un personaggio illustre (vol. II pag. 36)….scopo …procurare il bene materiale e soprattutto spirituale delle donne di servizio….(pag. 14)
    …L’esperienza vissuta dal Padre Fondatore è tale da poter evidenziare due filoni entrambi importanti: la donna e il suffragio……(pag. 15)
    L’anello d’aggancio… è dato dalla carità spirituale (P. Girardi) …. che mira alla salvezza dei vivi e dei defunti per il raggiungimento della vita eterna. (pag. 16)
    ****
    Dalle risposte ai questionari
    Riferendosi
    * alla Spiritualità: carità e umiltà… più simile a quella di Gesù…. Partecipazione al mistero di annientamento del Verbo… (Comunità di Argentina)
    * alla Comunità: …ci aiutiamo a crescere nell’amore di Dio contemplando e meditando il mistero del Verbo incarnato
    In genere si dice che Carisma è il Suffragio dei defunti
    Qualche comunità ha detto che non è chiaro il concetto di carisma e si confonde ancora carisma e missione.
    ****
    Dal Libro degli Atti XVII Cap. Gen. :
    Dal Saluto della madre alle capitolari:
    “..insiste molto sulla “prospettiva escatologica della nostra specifica vocazione e missione”….sulla necessità di “ tener viva la lampada della speranza escatologica… di testimoniare la speranza escatologica…(pag. 10)
    Lo Spirito Santo, attraverso il Fondatore , ci ha volute nel cuore della missione universale della Chiesa, segno di speranza per la salvezza dell’uomo.. (pag. 12)
    ……
    “Il Verbo ha compiuto la sua missione scendendo, calandosi in ogni nostra oscurità con umiltà e con un profondo amore per gli uomini, per tutti noi peccatori.
    Anche noi , allora, non possiamo seguire altra via che quella della kenosi per rivelare al mondo il Servo del Signore, l’Agnello di Dio che porta i peccati del mondo” (pag. 13)…
    Si riportano due testi del Fondatore sul suffragio
    …….
    Dal lavoro di gruppo delle capitolari:
    “Emerge la necessità di approfondire il Carisma nei suoi aspetti fondamentali:
    Aspetto teologale
    Il mistero della salvezza insito nel Carisma
    e come è uscito dal cuore del Fondatore
    Contemplando Dio Padre, ricco in misericordia, il Volto Crocifisso e glorioso di Cristo, lo Spirito Santo, fonte perenne di vita nuova, Maria donna del sì e la Chiesa, prolungamento di Cristo nel tempo, noi consacrate Minime di Nostra Signora del Suffragio, vogliamo essere nel mondo un chiaro segno escatologico del Regno” (pag. 29-30)
    …..
    Dalla relazione della Superiora generale:
    “Il nostro compito… che emerge dal nostro Carisma di fondazione: essere all’interno della Chiesa un chiaro segno escatologico del Regno” (pag.74-75)
    Si mette in evidenza che dobbiamo essere “donne di speranza”
    ***
    [ A pag. 53 degli Atti del XVIII Cap. Gen. Si legge: “Le delibere 1 e 3 dello scorso Capitolo Generale chiedevano un percorso di approfondimento del Carisma che coinvolgesse tutte le Suore e la revisione delle Costituzioni. Durante questo sessennio (2002-2008) è stata costituita una piccola commissione di ricerca e di studio sul Carisma ( che ha subito anche dei cambiamenti nel corso del tempo?????**)
    I membri di questa commissione, non essendo liberi dagli altri impegni, hanno potuto lavorare saltuariamente, anche se con costanza e dedizione; questo ha portato un rallentamento dei lavori e l’impossibilità di completare la ricerca affidata. Sarebbe molto opportuno riflettere sulla necessità di tale ricerca e prevedere: tempi, modalità e persone nel concreto. Il lavoro realizzato fino ad oggi vi sarà presentato dalla commissione incaricata.
    (Certamente le capitolari avranno goduto di tale privilegio, ma la “base” non ha mai avuto nessuna comunicazione)
    (**) I “cambiamenti subiti” si riferiscono alla commissione o al Carisma?]

  • 2008

    18° Capitolo Generale
    rieletta M. FABIOLA
    TEMA: La dimensione pasquale nella spiritualità della Minima
    Continua, lo studio di approfondimento, a livello di Congregazione, per la revisione delle Costituzioni.
    Nonostante il tema sia l’approfondimento della spiritualità si fa riferimento anche al Carisma.
    In generale si sottolineano le virtù caratteristiche (umiltà-carità) - l’Eucaristia, il suffragio.
    Dalla lettera circolare (3 novembre 2007:Annuncio del cammino in preparazione al XVIII Cap.Gen.)
    “…. Il Vangelo comunica il dono della speranza donata all’uomo: si chiama risurrezione, perché Cristo è risorto! Questo mistero dobbiamo approfondire e testimoniare! (folder 11, cartella 11/cap.64)
    Dalle risposte delle Suore ai questionari: (Folder 11, cartella 11 / cap. 65)
    Riporto la risposta di due comunità che riflettono comprensioni opposte.
    “…E’ stato colto in maniera forte il richiamo all’umiltà e alla carità che sentiamo essere le virtù base della nostra famiglia religiosa.. Ma è la kenosi di Cristo, cioè nel suo mistero di Morte e risurrezione che troviamo il fondamento della nostra spiritualità. = ogni giorno siamo chiamate a passare attraverso il crogiuolo della sofferenza, della Pazienza, anche del fallimento, per uniformarci sempre più a Cristo.” ( Comunità di Beius)
    “La spiritualità della Minima si fonda sull’incontro del Risorto e sulla fede in Lui solo sono sconfitti la morte e il peccato ….. Gesù è risorto vivendo l’Amore e nell’amore e per questo ha aperto il Cielo all’umanità”… Mistero Pasquale: conversione e speranza
    .…Abbiamo ricevuto un dono immenso, ma che necessita di una continua ricerca e approfondimento. (Sr. Roberta, Sr. Cristiana, Sr. Maria Patrizia) Folder 11, cartella 11 / cap 65
    Si apprezza e si dice “lodevole, anche se parziale, lo studio del carisma fatto e presentato dalle Sorelle che hanno attinto scrupolosamente alle fonti storiche” (cartella 11/ cap 66)
    Da: Strumento di lavoro in preparazione al XVIII Cap. Gen.”,
    (ma è servito per la revisione delle Costituzioni nel Capitolo Speciale).
    Dalle riflessioni pervenute…”emerge un forte esigenza…di conoscenza, approfondimento e attualizzazione del Carisma che ci contraddistingue…. L’analisi del tema de Capitolo è fondamentale per illuminare quel particolare profilo del mistero di Cristo su cui si fonda la nostra identità di Minime di Nostra Signora del Suffragio…
    …. il Carisma! Dobbiamo partire dalle origini per incarnare nell’oggi la missione che ci è stata affidata….. Il Mistero Pasquale di Cristo illumini la nostra vita… (Lettera di presentazione della Sup. Gen. Pag. 3-6)
    ***
    Atti del XVIII Cap Gen.
    Lettera di presentazione della Superiora Generale.
    Il capitolo ci impegna a continuare l’approfondimento della nostra identità carismatica … Si tratta di riconoscere la fedeltà di Dio in ogni momento della nostra storia e la presenza tra noi del Risorto, ai piedi del quale, come per la Maddalena, si rinnova la nostra missione.
    Cristo Risorto con i segni della passione è il fondamento teologico della nostra spiritualità e siamo chiamate a testimoniarlo: (poi riporta parole del Fondatore sul dipinto )

  • 2011

    CAPITOLO SPECIALE
    ( Nuove Costituzioni)
    Carisma
    1. Il carisma, dono che Dio ha elargito al padre Fondatore e di cui noi siamo eredi, è radicato in Cristo che discese agli inferi per redimere ogni uomo dal peccato e dalla morte.
    Il Risorto ci invita a scendere con Lui negli "inferi" di questa nostra umanità per suffragare ogni uomo che è nella sofferenza e nel male, annunciando il mistero pasquale e la speranza viva che non delude.
    Spiritualità
    2. La nostra spiritualità è radicata in Cristo che, nella sua Kenosi, “amò fino alla fine”(Gv.13,1) L’amore senza limiti ci rende capaci di donare la vita in un servizio che riflette gli atteggiamenti di Gesù. Sulle orme di Cristo “Amore Eucaristico” (*) configuriamo il nostro “pregare, agire e soffrire". In Maria, che continua la sua missione quale Madre di misericordia verso i vivi e i defunti, troviamo il nostro modello di vita.
    (*) P.F., Piccolo omaggio della Scienza alla divina Eucaristia, p. 85
    Fine
    4. Il Padre Fondatore voleva che noi Suore Minime alimentassimo in perpetuo la preghiera per i defunti e provvedessimo alla direzione delle opere dà lui iniziate. Chiamate ad essere donne di speranza, realizziamo questo fine nella nostra vita e nelle opere educativo-formative-assistenziali, secondo i valori del Vangelo. (cfr. Canonico Berteu "Vita dell'Abate" 1898, pag. 422)
    Missione
    5. Manteniamo viva la tensione escatologica dell'esistenza, la cui meta è la salvezza eterna. Partecipiamo all'Opera di Redenzione con l'offerta di noi stesse nell'Atto eroico di carità: preghiera - azione - sacrificio in suffragio dei defunti e con la formazione cattolica integrale della persona attraverso:
    - la promozione, in particolare, della dignità cristiana della donna;
    - la formazione della retta coscienza; (La formazione della coscienza non fa parte dell’educazione?
    - l'educazione nella scuola o in altri ambiti e nella catechesi, secondo il Magistero della Chiesa;
    - l’animazione liturgica (aggiunto)
    - l’attenzione e l’accompagnamento degli anziani e dei moribondi
    Non vi è più un articolo sullo Spirito della Congregazione, ma vi sono due articoli su “Virtù” e “Stile di vita”. (Art. 6-7)

  • 2014

    19° Capitolo Generale
    13 ott- 1 nov. - eletta SR. CHIARA
    Quasi tutto il lavoro capitolare verte sul Direttorio non accettato dalla quasi totalità delle Suore.
    Non si è tenuto conto delle osservazioni pervenute dalla base soprattutto su alcuni articoli specialmente l’articolo 6 riguardante il carisma e quando si è trattato dell’approvazione finale non è stata accettata la proposta di approvarlo ad “experimentum” e quindi l’approvazione fu quasi quasi imposta.